Le pagelle 2020 dei mercati finanziari
Finalmente il 2020 si è concluso. Un anno difficile sotto molti punti di vista. Ma sui mercati finanziari com’è andata? E’ stato un anno da dimenticare o da ricordare? Qui sotto riporto le variazioni percentuali delle principali borse mondiali.
Ad un primo colpo d’occhio ci sarebbe solo da festeggiare: parecchi indici hanno ottenuto performance positive a doppia cifra, altri a singola cifra e alcuni paesi europei, Regno Unito incluso, hanno ottenuto una performance negativa.
Ma il risultato finale rispecchia un anno per cuori deboli? Assolutamente no! Il risultato finale non rappresenta ciò che abbiamo vissuto sui mercati. Gennaio e metà febbraio hanno visto i mercati salire. Poi, la diffusione del coronavirus e l’introduzione dei lockdown hanno portato le borse di tutto il mondo a tingersi di rosso, fino al profondo rosso di marzo. Da aprile fino a settembre abbiamo assistito alla ricerca di nuovo valore, al premiare le aziende che avrebbero brillato durante questa nuova fase che stavamo tutti vivendo. I mercati, spinti anche dall’enorme massa di liquidità immessa dalle banche centrali di tutto il mondo, hanno cominciato a recuperare e a veder brillare alcuni settori (telecomunicazioni, green economy, tecnologici, healt care) e nuove società (Zoom, Moderna, Nio, Xpeng per citarne alcuni). Il settore dei viaggi, quello bancario e i petroliferi non hanno partecipato a questo grande rimbalzo perché legati ad una normalità che ancora faticava a farsi vedere. Ottobre è stato un mese particolare, le borse hanno consolidato, come si dice in gergo tecnico: lo spettro di nuove chiusure e nuovi contagi stava raffreddando la voglia di scommettere su un ritorno alla normalità in breve tempo. Ma la grande novità era dietro l’angolo: novembre parte con la scoperta del vaccino e proprio negli ultimi due mesi dell’anno abbiamo assistito al forte recupero dei settori che fino allora erano rimasti indietro. La speranza che tutto sarebbe tornato come prima ha fatto diventare interessanti titoli e settori abbandonati, che comunque sono rimasti lontani dai massimi di inizio anno. Tutta questa analisi si riflette sui listini: quelli caratterizzati dai tecnologici e dalle aziende più innovative, vedi il nasdaq e gli indici cinesi, hanno fatto registrare performance da record, mentre le borse legate alla “hold economy”, come quelle europee, hanno chiuso l’anno in territorio negativo.
Detto tutto questo, cosa ci ha insegnato il 2020? Personalmente ho avuto la conferma della mia metodologia di lavoro: ricerca degli obiettivi, valutazione dell’orizzonte temporale, visione del mondo, pianificazione e mantenimento della strategia. Ammetto che non ho passato momenti allegri durante la discesa dei mercati, però il tornare sempre al motivo di alcune scelte fatte è stato importante per non farsi prendere dall’ansia e dalla paura. Ho imparato anche che la stessa metodologia di lavoro mi sta difendendo dall’euforia che vedo molto diffusa tra facili guadagni, occasioni irripetibili da prendere al volo e treni su cui salire per non parlare delle criptovalute… In borsa non esistono pasti gratis e senza una corretta rotta da seguire si corre il rischio di essere sballottati dalle onde, dalle enormi onde che il mercato negli ultimi anni ci sta presentando.
E il 2020 delle borse finanziarie a voi ha sorriso o no? Avete tenuto salda la rotta dei vostri obiettivi?
Fabrizio Valdrighi
Consulente Finanziario
Le pagelle 2020 dei mercati finanziari
Finalmente il 2020 si è concluso. Un anno difficile sotto molti punti di vista. Ma sui mercati finanziari com’è andata? E’ stato un anno da dimenticare o da ricordare? Qui sotto riporto le variazioni percentuali delle principali borse mondiali.
Ad un primo colpo d’occhio ci sarebbe solo da festeggiare: parecchi indici hanno ottenuto performance positive a doppia cifra, altri a singola cifra e alcuni paesi europei, Regno Unito incluso, hanno ottenuto una performance negativa.
Ma il risultato finale rispecchia un anno per cuori deboli? Assolutamente no! Il risultato finale non rappresenta ciò che abbiamo vissuto sui mercati. Gennaio e metà febbraio hanno visto i mercati salire. Poi, la diffusione del coronavirus e l’introduzione dei lockdown hanno portato le borse di tutto il mondo a tingersi di rosso, fino al profondo rosso di marzo. Da aprile fino a settembre abbiamo assistito alla ricerca di nuovo valore, al premiare le aziende che avrebbero brillato durante questa nuova fase che stavamo tutti vivendo. I mercati, spinti anche dall’enorme massa di liquidità immessa dalle banche centrali di tutto il mondo, hanno cominciato a recuperare e a veder brillare alcuni settori (telecomunicazioni, green economy, tecnologici, healt care) e nuove società (Zoom, Moderna, Nio, Xpeng per citarne alcuni). Il settore dei viaggi, quello bancario e i petroliferi non hanno partecipato a questo grande rimbalzo perché legati ad una normalità che ancora faticava a farsi vedere. Ottobre è stato un mese particolare, le borse hanno consolidato, come si dice in gergo tecnico: lo spettro di nuove chiusure e nuovi contagi stava raffreddando la voglia di scommettere su un ritorno alla normalità in breve tempo. Ma la grande novità era dietro l’angolo: novembre parte con la scoperta del vaccino e proprio negli ultimi due mesi dell’anno abbiamo assistito al forte recupero dei settori che fino allora erano rimasti indietro. La speranza che tutto sarebbe tornato come prima ha fatto diventare interessanti titoli e settori abbandonati, che comunque sono rimasti lontani dai massimi di inizio anno. Tutta questa analisi si riflette sui listini: quelli caratterizzati dai tecnologici e dalle aziende più innovative, vedi il nasdaq e gli indici cinesi, hanno fatto registrare performance da record, mentre le borse legate alla “hold economy”, come quelle europee, hanno chiuso l’anno in territorio negativo.
Detto tutto questo, cosa ci ha insegnato il 2020? Personalmente ho avuto la conferma della mia metodologia di lavoro: ricerca degli obiettivi, valutazione dell’orizzonte temporale, visione del mondo, pianificazione e mantenimento della strategia. Ammetto che non ho passato momenti allegri durante la discesa dei mercati, però il tornare sempre al motivo di alcune scelte fatte è stato importante per non farsi prendere dall’ansia e dalla paura. Ho imparato anche che la stessa metodologia di lavoro mi sta difendendo dall’euforia che vedo molto diffusa tra facili guadagni, occasioni irripetibili da prendere al volo e treni su cui salire per non parlare delle criptovalute… In borsa non esistono pasti gratis e senza una corretta rotta da seguire si corre il rischio di essere sballottati dalle onde, dalle enormi onde che il mercato negli ultimi anni ci sta presentando.E il 2020 delle borse finanziarie a voi ha sorriso o no? Avete tenuto salda la rotta dei vostri obiettivi?
Fabrizio Valdrighi
Consulente Finanziario
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