Riqualificazione delle Strutture Turistiche
I bonus edilizi previsti per le strutture residenziali si ampliano dopo il via libera del Consiglio dei Ministri.
All’interno del PNRR è chiara la via da perseguire: riqualificare ed efficientare il Bel Paese.
Perciò le misure principali sul fronte del turismo sono 2:
- Superbonus all’80% per gli alberghi
- Tax credit per le agenzie di viaggio
I numeri del nuovo decreto legge “Recovery” lasciano poco spazio all’immaginazione, dato che verranno stanziati 2,4 miliardi (con leva finanziaria saliranno a 6,9) per realizzare nel più breve tempo possibile i progetti del PNRR. Più nello specifico, tra i principali interventi saranno stanziati 1,8 miliardi per il “Fondo competitività imprese turistiche”, 114 milioni per il “Digital Tourism Hub” e 500 milioni per “Roma Caput Mundi”.
Il credito d’imposta dell’80%, che sarà cedibile a terzi e si potrà utilizzare in compensazione per abbattere imposte e contributi, interesserà non solo gli Alberghi, bensì anche agli stabilimenti balneari, agriturismi, terme, porti turistici, parchi tematici, fiere e congressi.
Il bonus sarà cumulabile con un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro, che può essere aumentato in varie circostanze:
- Ulteriori 30 mila euro qualora l’intervento preveda spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento.
- Fino ad ulteriori 20 mila euro qualora l’impresa o la società sia composta da donne e/o giovani tra i 18 e 35 anni.
- Fino ad ulteriori 10 mila euro per le imprese la cui sede operativa è ubicata nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
- Incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica.
- Eliminazione delle barriere architettoniche.
- Manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
- Realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature.
- Digitalizzazione
Infine ci sono anche le spese per la progettazione, basta che il progetto rispetti i principi della “progettazione universale” recepita in Italia con la Legge 18 del 3 Marzo 2009.
Dal punto di vista dell’offerta turistica, si prevede un credito di imposta pari al 50% dei costi sostenuti dai tour operator ed agenzie di viaggi per la digitalizzazione dei servizi (nel limite di 25mila euro di spesa) dai portali web all’automazione per prenotazioni e vendita di alloggi e pernottamenti.
Tutto questo per migliorare all’incirca 3.500 imprese di settore tra il 2022 e il 2025.
In attesa dei necessari passaggi parlamentari, appare un’importante iniziativa volta a sostenere e migliorare il settore turistico ricettivo, uno di quelli che ha sofferto maggiormente degli effetti della pandemia. L’occasione potrebbe essere unica per rinnovare parte delle strutture ricettive, vista l’attenzione posta nel PNRR, dando slancio ad un settore centrale, anche per la nostra economia Toscana.
Fabio Magnani
Management Consultant
Riqualificazione delle Strutture Turistiche
I bonus edilizi previsti per le strutture residenziali si ampliano dopo il via libera del Consiglio dei Ministri.
All’interno del PNRR è chiara la via da perseguire: riqualificare ed efficientare il Bel Paese.
Perciò le misure principali sul fronte del turismo sono 2:
- Superbonus all’80% per gli alberghi
- Tax credit per le agenzie di viaggio
I numeri del nuovo decreto legge “Recovery” lasciano poco spazio all’immaginazione, dato che verranno stanziati 2,4 miliardi (con leva finanziaria saliranno a 6,9) per realizzare nel più breve tempo possibile i progetti del PNRR. Più nello specifico, tra i principali interventi saranno stanziati 1,8 miliardi per il “Fondo competitività imprese turistiche”, 114 milioni per il “Digital Tourism Hub” e 500 milioni per “Roma Caput Mundi”.
Il credito d’imposta dell’80%, che sarà cedibile a terzi e si potrà utilizzare in compensazione per abbattere imposte e contributi, interesserà non solo gli Alberghi, bensì anche agli stabilimenti balneari, agriturismi, terme, porti turistici, parchi tematici, fiere e congressi.
Il bonus sarà cumulabile con un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro, che può essere aumentato in varie circostanze:
- Ulteriori 30 mila euro qualora l’intervento preveda spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento.
- Fino ad ulteriori 20 mila euro qualora l’impresa o la società sia composta da donne e/o giovani tra i 18 e 35 anni.
- Fino ad ulteriori 10 mila euro per le imprese la cui sede operativa è ubicata nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
- Incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica.
- Eliminazione delle barriere architettoniche.
- Manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
- Realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature.
- Digitalizzazione
Infine ci sono anche le spese per la progettazione, basta che il progetto rispetti i principi della “progettazione universale” recepita in Italia con la Legge 18 del 3 Marzo 2009.
Dal punto di vista dell’offerta turistica, si prevede un credito di imposta pari al 50% dei costi sostenuti dai tour operator ed agenzie di viaggi per la digitalizzazione dei servizi (nel limite di 25mila euro di spesa) dai portali web all’automazione per prenotazioni e vendita di alloggi e pernottamenti.
Tutto questo per migliorare all’incirca 3.500 imprese di settore tra il 2022 e il 2025.
In attesa dei necessari passaggi parlamentari, appare un’importante iniziativa volta a sostenere e migliorare il settore turistico ricettivo, uno di quelli che ha sofferto maggiormente degli effetti della pandemia. L’occasione potrebbe essere unica per rinnovare parte delle strutture ricettive, vista l’attenzione posta nel PNRR, dando slancio ad un settore centrale, anche per la nostra economia Toscana.
Fabio Magnani
Management Consultant
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